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Shein e i Vestiti Tossici: Un Allarme per la Salute Pubblica

Montalto Uffugo, 29 agosto 2024 – Il mondo della moda è stato scosso da una recente indagine che ha rivelato la presenza di sostanze tossiche nei vestiti venduti dal colosso del fast fashion Shein. Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sicurezza dei consumatori e all’impatto ambientale della produzione di abbigliamento a basso costo.

Un test condotto dal sito tedesco Öko-Test ha rivelato che diversi capi venduti da Shein contengono sostanze chimiche pericolose, tra cui piombo, cadmio, antimonio e ftalati vietati. Queste sostanze sono state trovate in quantità superiori ai limiti di sicurezza stabiliti dalle normative europee, sollevando gravi preoccupazioni per la salute dei consumatori.

Il piombo, ad esempio, è noto per la sua neurotossicità e tossicità per la riproduzione. L’esposizione prolungata a questa sostanza può causare danni al sistema nervoso e compromettere la fertilità. Il cadmio, d’altra parte, può danneggiare i reni e le ossa se assunto in dosi elevate e per lungo tempo. Gli ftalati, utilizzati come plastificanti, sono sospettati di danneggiare gli organi riproduttivi e di agire come ormoni, oltre a poter causare danni al feto durante la gravidanza.

L’indagine ha coinvolto una selezione di 21 articoli acquistati direttamente dal sito di Shein, tra cui scarpe per neonati, abiti per adolescenti e giacche in ecopelle per adulti. I risultati dei test di laboratorio hanno mostrato che solo un terzo degli articoli esaminati ha ottenuto un voto di “adeguato” in termini di qualità delle componenti, mentre il resto dei prodotti è risultato “scarso” o “inadeguato”. La maggior parte degli articoli testati è risultata contaminata da sostanze nocive come antimonio, dimetilformammide, piombo, cadmio, ftalati vietati, naftalene e idrocarburi policiclici aromatici.

L’antimonio tossico è stato rilasciato da un vestito da bambina messo all’interno di una soluzione che simulava il sudore. I residui di antimonio possono essere assorbiti attraverso la pelle e, una volta nel sangue, risultano altamente tossici. Nei test di laboratorio è stata inoltre rilevata la presenza di dimetilformammide in un vestito da adolescente dai colori vivaci, una sostanza che nell’Unione Europea è classificata come potenzialmente dannosa per la fertilità.

Due paia di sandali sono risultati i prodotti più tossici del test. Il laboratorio ha scoperto che queste calzature contenevano elevate quantità di sostanze chimiche nocive, alcune delle quali si pensava fossero state eliminate da tempo dalla produzione tessile. In particolare, nei sandali da donna con plantare, i livelli di piombo e cadmio misurati hanno superato di gran lunga i limiti stabiliti dalla normativa europea Reach sulle sostanze chimiche.

Nonostante le richieste di chiarimenti, Shein non ha fornito risposte soddisfacenti riguardo alla presenza di queste sostanze tossiche nei suoi prodotti. L’azienda ha dichiarato di lavorare a stretto contatto con agenzie di test internazionali di terze parti per effettuare regolarmente test di campionamento basati sul rischio e per garantire che i prodotti forniti dai fornitori soddisfino gli standard di sicurezza dei prodotti Shein. Tuttavia, i risultati dell’indagine sollevano dubbi sulla reale efficacia di questi controlli.

La scoperta di sostanze tossiche nei vestiti di Shein ha suscitato un’ondata di indignazione tra i consumatori e gli attivisti per la salute pubblica. Molti chiedono un maggiore controllo sulla produzione di abbigliamento a basso costo e una maggiore trasparenza da parte delle aziende del fast fashion. La sicurezza dei consumatori deve essere una priorità assoluta, e le aziende devono essere ritenute responsabili per garantire che i loro prodotti non mettano a rischio la salute delle persone.

In conclusione, l’indagine sui vestiti tossici di Shein rappresenta un campanello d’allarme per l’intera industria della moda. È fondamentale che vengano adottate misure rigorose per garantire la sicurezza dei consumatori e per proteggere l’ambiente dagli effetti nocivi delle sostanze chimiche pericolose. Solo attraverso un impegno collettivo e una maggiore responsabilità da parte delle aziende sarà possibile creare un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.

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