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Aggressione ai Medici a Foggia: Un Episodio di Violenza Inaccettabile

La città di Foggia è stata recentemente teatro di un episodio di violenza che ha scosso profondamente la comunità medica e l’opinione pubblica. Un gruppo di circa cinquanta persone ha fatto irruzione nel reparto di Chirurgia Toracica del Policlinico Riuniti, aggredendo medici, infermieri e personale sanitario con calci, pugni e schiaffi. Questo atto di violenza è avvenuto in seguito alla morte di una giovane paziente di 23 anni, deceduta durante un intervento chirurgico d’urgenza.

L’episodio ha avuto luogo nella serata del 5 settembre, quando i parenti e gli amici della ragazza, originaria di Cerignola, hanno perso il controllo dopo aver appreso la tragica notizia. La giovane era stata ricoverata in seguito a complicazioni derivanti da un incidente stradale avvenuto a giugno, mentre era alla guida di un monopattino. Nonostante gli sforzi del team medico, l’intervento non è riuscito a salvarle la vita, scatenando la furia dei presenti.

Il personale sanitario, colto di sorpresa, ha cercato di difendersi come poteva, barricandosi in una stanza e aspettando l’arrivo delle forze dell’ordine. Nel frattempo, sono volati pugni e calci, e alcuni medici hanno riportato ferite, tra cui una dottoressa con una probabile frattura alla mano e un chirurgo colpito al volto. La scena è stata ripresa in un video che ha rapidamente fatto il giro dei social media, suscitando indignazione e solidarietà nei confronti delle vittime dell’aggressione.

Il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli, ha espresso la sua indignazione per l’accaduto, chiedendo una risposta esemplare da parte dello Stato e della Regione. “Non è possibile considerare oggi che l’accesso in qualsiasi struttura sanitaria sia libero, senza le opportune misure di sicurezza”, ha dichiarato Anelli. Anche il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, è intervenuto sull’episodio, sottolineando l’escalation di violenza ai danni degli operatori sanitari e la necessità di individuare e punire i responsabili.

In segno di protesta, i medici del Policlinico Riuniti di Foggia hanno incrociato le braccia per un’ora, interrompendo tutte le attività sanitarie. Il sindacato pugliese ha annunciato che in tutta la regione si terranno iniziative simili per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla sicurezza e la dignità del personale sanitario. “Non possiamo più tollerare che i medici e gli infermieri siano bersagli di violenza”, ha dichiarato Antonio De Maria, segretario della Fimmg Puglia.

Questo episodio di violenza a Foggia rappresenta un grave campanello d’allarme per l’intero sistema sanitario italiano. È fondamentale che vengano adottate misure concrete per garantire la sicurezza del personale medico e sanitario, affinché possano svolgere il loro lavoro senza timore di aggressioni. La comunità medica e l’opinione pubblica chiedono giustizia e una risposta decisa da parte delle autorità competenti.

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