
Il ginecologo torinese Silvio Viale è nuovamente al centro delle polemiche a causa di nuove accuse di molestie sessuali. Le recenti denunce hanno portato alla luce ulteriori dettagli inquietanti che stanno scuotendo l’opinione pubblica e il mondo della medicina.
Le accuse contro Viale non sono una novità. Già lo scorso dicembre, quattro studentesse avevano denunciato il ginecologo per comportamenti inappropriati durante le visite mediche. Le giovani donne, tutte tra i 20 e i 25 anni, avevano descritto episodi di palpeggiamenti, carezze non richieste e commenti inopportuni che avevano generato in loro un profondo senso di impotenza e vergogna. Queste denunce avevano portato all’apertura di un fascicolo per violenza sessuale da parte della procura di Torino.
Ora, altre tre pazienti si sono fatte avanti con accuse simili, portando il numero totale delle presunte vittime a sette. Le nuove denunce riguardano episodi avvenuti sia nello studio privato di Viale che presso l’ospedale Sant’Anna di Torino, dove il ginecologo esercita la sua professione. Le pazienti, tutte di età compresa tra i 20 e i 35 anni, hanno raccontato di essere state vittime di palpeggiamenti, carezze inappropriate e domande indiscrete sulle loro abitudini sessuali personali.
Viale, noto per la sua battaglia a favore dell’aborto e per essere stato uno dei pionieri in Italia nella sperimentazione della pillola abortiva Ru486, ha sempre negato ogni accusa. Difeso dall’avvocato Cosimo Palumbo, il ginecologo ha dichiarato di essere stato frainteso a causa dei suoi modi disinvolti e spesso informali. Durante l’interrogatorio in procura dello scorso giugno, Viale si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Le accuse contro Viale hanno suscitato un acceso dibattito sui social media, con molti utenti che esprimono solidarietà alle presunte vittime, mentre altri difendono il ginecologo, sostenendo che le accuse siano infondate e mirate a screditare la sua figura professionale. La procura di Torino, intanto, sta portando avanti le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Cesare Parodi e dalle sostitute Delia Boschetto e Lea Lamonaca, che si avviano verso la fase conclusiva.
Le nuove accuse contro Silvio Viale rappresentano un ulteriore colpo alla sua reputazione e alla sua carriera. Mentre le indagini proseguono, resta da vedere quale sarà l’esito del processo e quale impatto avranno queste accuse sulla vita professionale e personale del ginecologo torinese.
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