Notizie

Patrick Zaki, dalla detenzione in Egitto alla grazia: la storia di un attivista per i diritti umani

Patrick Zaki è un attivista per i diritti umani egiziano-italiano che è stato detenuto in Egitto per 22 mesi senza processo. È stato rilasciato il 18 luglio 2023 dopo che il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi gli ha concesso la grazia.

Zaki è nato in Egitto nel 1991 da genitori egiziani e italiani. Ha studiato giurisprudenza all’Università del Cairo e poi ha conseguito un master in diritti umani all’Università di Bologna. Dopo la laurea, ha lavorato come attivista per i diritti umani in Egitto, concentrandosi in particolare sulla difesa dei diritti dei cristiani copti.

Il 7 febbraio 2020, Zaki è stato arrestato all’aeroporto del Cairo mentre tornava in Egitto da una vacanza in Italia. È stato accusato di diffusione di false notizie, incitamento alla violenza e sovversione. Zaki ha sempre negato le accuse e ha detto che è stato arrestato per le sue attività di attivista per i diritti umani.

Zaki è stato detenuto in isolamento per 22 mesi. Durante la sua detenzione, è stato torturato e maltrattato. È stato anche negato l’accesso agli avvocati e alla sua famiglia.

Il caso di Zaki ha attirato l’attenzione internazionale. Amnesty International, Human Rights Watch e altre organizzazioni per i diritti umani hanno chiesto il suo rilascio immediato. Anche il governo italiano si è mobilitato per la sua liberazione.

Il 18 luglio 2023, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha concesso la grazia a Zaki. Zaki è stato rilasciato dal carcere e ha potuto tornare in Italia.

Il rilascio di Zaki è una vittoria per i diritti umani. È un messaggio importante che il mondo non tollererà più la repressione degli attivisti per i diritti umani.

La storia di Zaki è una storia di coraggio e determinazione. È un esempio di come un singolo individuo possa fare la differenza nel mondo.

Mostra di più

Articoli correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio